Gli italiani si affezionano sempre più ai cani e proprio per questo nell’evoluzione del diritto e della giurisprudenza devono essere tenuti in considerazione i loro diritti. Viene così introdotto l’affido cani.
Affido cani in caso di separazione dei coniugi
I cani sono ormai considerati dei membri della famiglia e il diritto e la giurisprudenza con il tempo si stanno adeguando. Si tratta di una vera e propria necessità perché sono sempre più frequenti i casi in cui in seguito a separazione tra i coniugi, insorgono liti sull’affido dei cani. Nella maggior parte dei casi non si tratta di capricci tra ex coniugi, ma di una vera e propria necessità perché il distacco di uno dei coniugi dall’amico a 4 zampe genera sofferenza.
Il caso
Se siete curiosi di sapere come di solito vengono gestite queste controversie da parte del giudice, dovete sapere che uno degli ultimi casi in ordine di tempo si è verificato a Viterbo. Il protagonista della diatriba è stato Caronte, un bracco di 13 anni e potete ben immaginare quanto possa essere difficile separarsi da un cane che è stato compagno di avventure e disavventure per tutte questi anni. La lite vede protagonista Michele Fornaciari che ha chiesto al tribunale di Lucca di poter avere l’affidamento del cane.
Affido condiviso del cane
Le cose non sono andate proprio come auspicate dal proprietario. Il tribunale infatti ha stabilito l’affido condiviso, quindi il proprietario potrà vedere il cane per tre volte a settimana, nei giorni martedì, giovedì e sabato dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Dalla pronuncia si evince che il giudice ha preferito non cambiare le abitudini del cane, infatti resta collocato nella casa in cui ha sempre vissuto in modo da evitare il distacco visto che i cani si affezionano anche ai luoghi. Allo stesso tempo ha tutelato il rapporto con l’altro coniuge permettendo di fare visita al cane, portarlo a spasso o organizzare nei tempi previsti altre attività.
Disposizione normative sull’affido cani
Questa non è una novità infatti nel codice civile è stato introdotto un principio fondamentale, i cani non possono essere considerati degli oggetti. In caso di separazione se non vi è accordo tra le parti circa il collocamento del cane, è il giudice che deve decidere. Nel fare ciò deve tenere in considerazione diversi parametri tra cui il parere di esperti del comportamento del cane. L’obiettivo è collocare il cane presso il coniuge in grado di dare maggiore protezione all’amico a quattro zampe.