Lotta al cambiamento climatico, come agisce il granchio violinista

7 Ottobre 2019 - Pet Lover

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Forse non ne siete ancora a conoscenza, ma le emissioni dei gas ad effetto serra non sono più addebitabili soltanto a mucche, pecore, bufale e maiali. La responsabilità dei cambiamenti climatici, infatti, stando ad una ricerca i cui esiti sono stati resi noti nel corso dell’ultima edizione di “ESA – Ecological Society of America”, è anche del granchio violinista e della sua testarda determinazione a volersi nascondere sul fondo delle paludi.

Il granchio violinista ed il suo habitat naturale

Se vi state chiedendo perché questo granchio si chiami così, sappiate che si tratta di un crostaceo decapode che appartiene alla famiglia degli Ocypodidaea e al genere UCA il cui aspetto, negli esemplari di sesso maschile, è caratterizzato dalla presenza di una enorme chela che viene agitata proprio come un archetto che scorre sulle corde di un violino.

Particolarmente diffusi sulle coste dai fondali sabbiosi e nel delta dei fiumi, questi granchi sono di carattere pavido e, se spaventati, si ritirano velocemente nelle proprie tane sotterranee, solitamente realizzate nei tratti di bagnasciuga soggetti all’alternanza delle maree.

L’impensabile rapporto tra i cambiamenti climatici e il granchio violinista

Tra gli habitat del granchio violinista rientrano le paludi costiere, i cui fondali sono in grado di trattenere enormi dosi di anidride carbonica, liberandone nell’atmosfera, lentamente, solo piccole quantità.

Grazie a questa peculiarità, le paludi si qualificano come “serbatoi di carbonio“, alla stregua di foreste, praterie ed oceani, cioè come elementi naturali in grado di sottrarre carbonio all’atmosfera, restituendole ossigeno e riducendo l’effetto serra.

Diversi studi condotti su un argomento importante come quello dei cambiamenti climatici e delle ripercussioni sulla fauna, hanno stabilito che nel solo settore nordorientale degli Stati Uniti, le paludi costiere siano in grado di assorbire un quantitativo di CO2 corrispondente alle emissioni determinate da ben 515 milioni di litri di carburante.

Orbene, fatte le necessarie premesse, non vi sorprenderà sapere che la deleteria attitudine del granchio violinista a scavare la sua comoda tana sui fondali delle paludi, causa un incremento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, destinato addirittura a triplicarsi nel caso in cui il sito scelto dal crostaceo sia privo di vegetazione.

Un comportamento in controtendenza, quello del granchio violinista, che non solo allunga l’elenco delle specie animali che concorrono al manifestarsi dei cambiamenti climatici, insieme alle mucche, incolpevoli protagoniste dell’effetto serra, ai maiali e alle pecore, ma costringe anche gli studiosi del settore a rivedere le citate capacità di “serbatoio di carbonio” delle paludi di acqua salata.

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