Maltrattamento animali, l'ultimo caso su Italo Treno

13 Novembre 2019 - Pet Lover

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Ennesimo caso di maltrattamento animali questa volta su Italo Treno; la giornalista e cinofila Silvia Amodio denuncia un fatto che evidenzia l’eccessiva differenza fra le regole e il buon senso. Leggete le inevitabili conseguenze di un episodio che non può che dividere l’opinione pubblica.

Il fatto

Silvia Amodio è una giornalista impegnata da sempre per dare ai vostri amici a 4 zampe una vita migliore, contribuendo attivamente al fine di ottenere sempre più diritti a tutto vantaggio degli animali domestici.
Il giorno 6 Ottobre 2019 Silvia si è trovata di persona in una situazione scomoda e spiacevole che ha coinvolto soprattutto il suo cane, anziano e di piccola taglia, che da sempre è abituato a viaggiare insieme a lei proprio sui treni superveloci. Questa volta sul treno c’è un controllore che ha deciso di applicare le regole alla lettera e pretende che l’animale venga chiuso nel trasportino. Il tutto sfocia in un diverbio che si conclude con la denuncia di Silvia, che si è sentita maltrattata e obbligata a fare la cosa sbagliata; infatti il cane patirebbe degli stati d’ansia provati da visita veterinaria, che proibisce quindi un maltrattamento animali di questo tipo.

Maltrattamento animali: regole e buon senso

Voi amici degli animali sarete senz’altro d’accordo con Silvia e istintivamente non avrete un buona opinione né del controllore, né di Italo Treno. Come può un cane di così piccola taglia infastidire i viaggiatori o causare problemi di sicurezza o di carattere igienico-sanitario? Silvia è una delle persone che ogni giorno si batte per voi amanti degli animali, cercando il modo di ottenere consensi e avviare proposte di legge che si spera possano un giorno permettere una vita ancora migliore ai nostri migliori amici. Silvia non ha perso tempo e ha denunciato il fatto, perché ritiene assurdo un maltrattamento animali di questo genere, che peraltro ha coinvolto anche la sua persona. Cosa si può dire del controllore? Capirete anche voi che l’uomo stava facendo il suo dovere nel migliore dei modi; certamente poteva chiudere un occhio, ma stava svolgendo il suo lavoro, come richiesto dalla direzione di Italo Treno che ha stilato queste precise regole.

In treno come in aereo

Sarete senza dubbio a conoscenza di come deve viaggiare un cane in aereo, mentre in treno è sempre stato il contrario. In un epoca in cui è al vaglio una proposta che permetterebbe ai cani di “volare” vicino al padrone, Italo Treno fa un passo indietro sul suo mezzo più moderno ed efficiente, un caso di maltrattamento animali per il quale vale pena alzare la voce.

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