Ecco la lista di animali che riescono a prevedere la pioggia
Considerati da tempo insospettabili meteorologi, api, rospi e muli: i 10 animali che prevedono la pioggia sono effettivamente in grado di mutare il loro comportamento in base a improvvise variazioni climatiche.
Forse non immaginate che esemplari appartenenti a insetti, anfibi, uccelli e mammiferi riescono a prevedere l’inatteso scatenarsi di una tempesta oppure l’arrivo del caldo torrido, basandosi soltanto sulle loro percezioni sensoriali e quindi senza l’ausilio di nessuna tecnologia.
Questi animali non sono dotati di capacità soprannaturali, ma di un’innata sensibilità ai cambiamenti atmosferici, derivante anche da processi evolutivi che hanno portato a specifici adattamenti fisiologici.
Api, rospi e muli: 10 animali che prevedono la pioggia
Secondo alcune ricerche scientifiche, sono almeno 10 gli animali dotati della capacità di rilevare e di comunicare in qualche modo le variazioni climatiche improvvise.
Tra i mammiferi, ritenuti i più evoluti filogeneticamente, le specie in grado di manifestare comportamenti del genere sono gatti, mucche, pecore e marmotte.
I felini mostrano chiari segni di nervosismo all’avvicinarsi di un temporale, dato che incominciano a grattarsi compulsivamente le orecchie con le zampe e spesso a miagolare.
L’aumento del tasso di umidità nell’aria sembra responsabile di un’iperstimolazione della membrana timpanica.
Le mucche, invece, muovono vistosamente la coda, diventando ansiose e irrequiete quando si abbassa la pressione atmosferica.
Tenendo fede alla loro indole tendenzialmente paurosa, le pecore tendono a riunirsi in gruppi compatti facendosi scudo una con l’altra tutte le volte che il tempo sta per peggiorare.
Anche le marmotte segnalano con chiarezza i mutamenti climatici rimanendo a lungo fuori dalla loro tana se è prevista alta pressione.
Quali sono altri animali meteoropatici?
Avrete senz’altro notato che, tra gli uccelli, le rondini segnalano quali saranno le tendenze del tempo: volando alto indicano tempo stabile e soleggiato, mentre un volo radente fa sospettare l’arrivo di temporali.
Le api, analogamente ad altri insetti, smettono all’improvviso di ronzare quando le nuvole si accumulano in cielo.
Le farfalle non svolazzano più e tendono a rimanere immobili sulla vegetazione non appena aumenta l’umidità atmosferica.
Tra gli insetti, anche le coccinelle sono ottimi indicatori biologici del maltempo: infatti cercano affannosamente un rifugio, rimanendo nascoste finché il sole non ritorna a risplendere.
Le formiche, confermando ancora una volta la loro natura previdente, si impegnato a rinforzare le tane con cumuli di terriccio se è in arrivo la pioggia.
Le rane intensificano il gracidare, aumentando sia l’intensità che la durata delle grida, se si accorgono che il tempo sta peggiorando.
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