Serpenti, quali sono quelli piccoli da poter curare
Nell’imaginario collettivo, il serpente rappresenta un vero e proprio spauracchio; tuttavia, ci sono alcune specie che possono essere adottate come animali domestici senza rischi per gli esseri umani. In particolare, gli esemplari di piccole dimensioni sono un ottimo punto di partenza per prendere confidenza con questi anfibi e una perfetta via di mezzo se in famiglia c’è qualcuno che soffre di ofidiofobia. A tal proposito, ecco 10 serpenti piccoli e facili da curare come animali domestici.
Boa rosa
Questi serpenti sono originari del sud degli Stati Uniti e del Messico nord-occidentale. Le loro piccole dimensioni, la natura calma e la flessibilità nell’alimentazione li rendono una specie molto “home-friendly”. L’unica accortezza riguarda l’umidità, che nel terrario non deve essere troppo alta al fine di scongiurare malattie respiratorie e fungine.
Muso di porco
Questa specie ama trascorrere il suo tempo sopra e sotto il livello del suolo, quindi l’altezza del recinto non è essenziale; si nutrono naturalmente di rospi e altri anfibi al di fuori della cattività. Questi serpenti stanno diventando sempre più popolari come animali domestici, motivo per cui sono prontamente disponibili in cattività.
Boa delle sabbie
Originari dell’Africa settentrionale, questi serpenti trascorrono la maggior parte del loro tempo sotto la sabbia; per questo motivo, le decorazioni del loro terrario possono essere ridotte al minimo indispensabile. Il substrato può essere composto da sabbia, corteccia di pioppo o pacciame di cocco, a seconda delle vostre preferenze riguardo alla pulizia e all’aspetto estetico. La boa delle sabbie ha un temperamento docile e, quando vengono toccati, di solito cercano di divincolarsi piuttosto che mordere.
Serpente del latte
I serpenti del latte sono una piccola specie reale endemica originaria dell’America settentrionale, meridionale e centrale e comprende 24 sottospecie attualmente riconosciute.
Ogni sottospecie richiede cure leggermente diverse, quindi assicuratevi di fare qualche ricerca prima di fare la scelta finale.
Boa di gomma
La boa di gomma è originaria degli Stati Uniti occidentali, vive negli ambienti più freddi e riesce a digerire i pasti a temperature molto rigide. Molti esemplari neonati non mangiano per i primi 12-18 mesi di vita e la maggior parte degli adulti si nutre solo per pochi mesi all’anno. È importante non insistere nel dare loro del cibo, poiché la specie può sopravvivere a lunghi periodi di digiuno.
Serpente arcobaleno
Il serpente arcobaleno, noto anche come “raggio di sole”, è originario del sud-est asiatico e di alcune regioni dell’Indonesia; trascorre la maggior parte del suo tempo sottoterra, motivo per cui non ama essere toccato e può essere difficile da osservare nel suo terrario. Tuttavia, questa specie morde raramente e si nutre di anfibi e altri piccoli rettili.
Boa vipera
La boa vipera, nota anche come boa terrestre, è una piccola specie originaria della Nuova Guinea. Questi serpenti si divertono a scavare, quindi assicuratevi di fornire loro almeno 7-8 cm di qualsiasi substrato che sia facile da pulire e riesca a mantenere alti livelli di umidità.
Il pitone di Children
Questa specie è perfetta se siete amanti dei pitoni ma non volete affrontare il rischio e la responsabilità di un esemplare adulto. Questa specie è un animale domestico comune grazie alla sua natura amichevole, alle piccole dimensioni e alla semplice cura; inoltre sono prontamente disponibili per l’acquisto da allevatori in cattività.
Candoia carinata
Questa piccola specie semi-arborea è originaria dell’Indonesia, della Nuova Guinea e dell’arcipelago di Bismarck. La maggior parte degli individui si nutre di rane e lucertole e il loro terrario dovrebbe includere rami per arrampicarsi, nascondigli o coperture a livello del suolo, oltre ad una grande ciotola d’acqua in cui immergersi.
Serpente bruno delle case
Questa specie tende a ingerire una parte del substrato insieme al loro pasto principale, il che può causare infezioni e problemi digestivi, quindi dovrebbero essere nutriti in un recinto separato e vuoto.
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